E’ questa una domanda che spesso (per non dire sempre) viene rivolta agli operatori nel settore della Chirurgia Estetica e che è stata suggerita da molte offerte pubblicitarie su Internet e su molti altri mezzi di comunicazione di massa. E gli interessati si sono abituati a fare tale richiesta, quasi che la gratuità della visita rappresenti una specie di garanzia o di risparmio, comunque un vantaggio.

 

In realtà non è così. Le autentiche Cliniche specializzate non hanno certo bisogno di usare specchietti per le allodole o allettamenti di vario genere per attirare i pazienti. Basterebbe considerare il fatto che, in chi si avvicina alla Chirurgia Estetica ed è motivato a sottoporsi ad un intervento, c’è evidentemente già la convinzione che la spesa si configura in un esborso di alcune migliaia di Euri. E ciò concretizza un controsenso abbastanza evidente: si cerca un piccolo e, come vedremo dopo, inesistente risparmio, forse trascurando ben altri parametri assai più importanti.

La chirurgia Estetica non e’ la soluzione a situazioni patologiche, non e’ necessariamente da praticare per la salute o per sopravvivere ( a parte alcuni importanti fattori psicologici). Serve in sostanza a migliorare il nostro aspetto, a farci star meglio, a darci una giustificata gratificazione, una vita di relazione migliore, ma non è obbligata. Per questo vi è nella Chirurgia Estetica una qualche presenza di fattori commerciali. Ce ne rendiamo conto se immaginiamo (umoristicamente) un Ospedale Civile, che si pubblicizzasse offrendo interventi o praticando azioni di marketing in generale (Avete un tumore da operare? Da noi il primo taglio del bisturi è gratis!).

In realtà un corretto rapporto tra chi desidera un intervento di Chirurgia Estetica e l’Operatore dovrebbe svolgersi percorrendo una serie di gradini tutti necessari, perchè si tratta sempre di interventi chirurgici che, se non pericolosi, rappresentano pur sempre qualcosa di importante e delicato. Proviamo a enumerarli:

– prendere corrette e complete informazioni sulla Clinica, avvalendosi di testimonianze dirette (nella sede della Clinica stessa) di chi ha già avuto un’esperienza;

. visitare accuratamente la Clinica per avere esperienza delle dimensioni, attrezzature, sistemi organizzativi e operativi;

– iniziare il percorso della vera e propria visita.

C’è inoltre da considerare che il termine “visita” è quanto mai vago e considerabile su vari livelli. Un’occhiatina da parte del chirurgo, una telegrafica presentazione di questo o quell’intervento, qualche foto del prima e del dopo di interventi precedenti non hanno molto valore e non danno sufficienti garanzie, se non accompagnate da molto altro.

Una persona che fissa una visita in una Clinica specializzata, se tutto viene gestito con perfetta professionalità, dovrebbe attraversare varie fasi:

– essere accolta da personale specializzato per “inquadrare” il suo personale caso;

– essere sottoposta a una dettagliata anamnesi (la storia clinica della persona va esaminata sotto ogni punto di vista);

– avere il chirurgo a disposizione per un accurato colloquio, una visita completa, la descrizione delle caratteristiche e procedure dell’intervento e il programma post-operatorio e delle medicazioni, indicando inoltre il costo;

– eseguire contestualmente un elettrocardiogramma e un appropriato esame del sangue;

– versare un piccolo acconto e fissare una data per l’atto operatorio. E per chi non volesse operarsi c’è giustamente da pagare la visita.

Tutte queste fasi rientrano nel costo dell’intervento (sarebbe come dire che visita ed esami sono a costo zero). Si ponga anche la massima attenzione sul fatto che il costo comunicato deve essere onnicomprensivo, senza costi accessori e /o occulti, che talvolta e inaspettatamente appaiono in seguito.

Insomma una Clinica seria è per pazienti “seri”, cioè per coloro che sono mossi non da curiosità o da motivazioni velleitarie, ma dalla concreta volontà di risultati convenienti e definitivi.