Il desiderio davanti allo specchio
Non è una questione di taglia, ma di proporzione. Di sentirsi a proprio agio nel proprio corpo, di riconoscersi in quello che si vede riflesso. Che sia per correggere un’asimmetria, un volume ridotto o una forma poco armonica, la mastoplastica additiva è una scelta consapevole per sentirsi più complete, più se stesse.
Cosa fa davvero la mastoplastica additiva
La mastoplastica additiva è l’intervento di chirurgia estetica che aumenta il volume del seno attraverso l’inserimento di protesi mammarie. Non si tratta solo di “aumentare”, ma di modellare: forma, posizione e naturalezza sono il cuore del risultato. Le protesi possono essere rotonde o anatomiche, e sono scelte in base alla struttura fisica e all’obiettivo della paziente.
Prima di entrare in sala
Durante la prima visita si parla apertamente: desideri, aspettative, stile di vita. Il chirurgo valuta le proporzioni del torace, la qualità della pelle, la posizione del capezzolo. Gli esami includono emocromo, coagulazione, ECG, ecografia mammaria e, sopra i 40 anni, mammografia. È un percorso fatto di ascolto e realismo, mai di promesse irrealistiche.
Il momento dell’intervento
La mastoplastica additiva si esegue in anestesia generale e dura circa 1-2 ore. Le protesi possono essere inserite attraverso un’incisione nel solco sottomammario, attorno all’areola o, meno frequentemente, nell’ascella. La tasca può essere sottoghiandolare o sottomuscolare, a seconda delle indicazioni. Dopo l’intervento, una medicazione contenitiva aiuta a stabilizzare la nuova forma.
I giorni dopo: cosa succede, cosa no
Il dolore post-operatorio è controllabile con analgesici leggeri e tende a scomparire entro pochi giorni. Si indossa un reggiseno specifico per alcune settimane, evitando attività fisica intensa. Dopo una settimana si può tornare a una vita sociale normale, con qualche cautela. Le cicatrici? Sottili, ben posizionate e curate sin dal primo giorno.
Quando lo specchio sorride di nuovo
Il risultato della mastoplastica additiva è visibile subito, ma il seno si assesta completamente in 2-3 mesi. Con il tempo, l’aspetto diventa sempre più naturale. È un cambiamento che non stravolge, ma valorizza: l’obiettivo non è solo un nuovo volume, ma un nuovo equilibrio.
E se qualcosa non va?
Le complicanze sono rare ma possibili: infezioni, contrattura capsulare, malposizionamento delle protesi. Una buona tecnica chirurgica e controlli post-operatori costanti riducono sensibilmente questi rischi. Le protesi moderne sono sicure e durature, ma vanno monitorate nel tempo.
Le domande che non osi fare
Il seno sarà duro o artificiale? No, se il volume scelto è proporzionato, il risultato è naturale al tatto e alla vista.
Potrò allattare? In molti casi sì, ma dipende dalla tecnica usata.
Le protesi vanno cambiate dopo un tot di anni? Non c’è una scadenza fissa, ma è bene eseguire controlli regolari.