Frutta si, ma anche esotica

Perché la frutta tropicale colpisce la nostra fantasia molto più di quella nostrana? Forse perché evoca paradisi lontani, spiagge assolate, vacanze da sogno…

Da alcuni anni la frutta esotica si trova sui banchi dei nostri supermercati come sulle bancarelle dei mercatini rionali ma, vuoi per il prezzo elevato, vuoi perché non se ne conoscono le caratteristiche e le modalità di consumo, non si acquista. Eppure i pregi dei frutti tropicali sono molteplici, le proprietà nutrizionali e terapeutiche insospettabili. L’avocado, per esempio, è ricco di vitamine, in particolare la vitamina E (denominata in passato “vitamina antisterilità”) che svolge un’azione anti radicali liberi, mentre il succo di ananas è ottimo contro il mal di gola e contiene enzimi che facilitano la digestione…

 

NUMEROSE PROPRIETÀ

Tutta la frutta esotica fresca è ricca di acqua (circa 80/85 per cento), che la rende idratante e diuretica, mentre la fibra in essa presente regolarizza le funzioni intestinali.

Contiene: antiossidanti (vitamine C e A sottoforma di betacarotene) che rallentano l’invecchiamento delle cellule, proteggono i capillari, rafforzano il sistema immunitario; potassio, minerale antifatica se introdotto nelle giuste quantità; calcio, utile alle ossa e alla coagulazione; fosforo, che combatte lo stress; ferro,contro l’anemia; flavonoidi ed enzimi che depurano l’organismo e migliorano la circolazione, e sono essi stessi antiradicali liberi. Le proteine e i grassi sono quasi assenti (ad eccezione dell’avocado). I frutti esotici contengono zuccheri (fruttosio, glucosio e saccarosio), il cui quantitativo è rapportato, come nella frutta non esotica, al grado di maturazione.

DOLCE 0 SALATO?

La frutta tropicale può essere consumata “nature”, ovvero così com’è, oppure sotto forma di macedonia per invitanti dessert.

L’uso della frutta esotica nei piatti salati può rivelarsi piuttosto stimolante. Tale abbinamento non appartiene molto alla cucina italiana, a differenza di quella orientale. Ciò non vuol dire che non si possano sperimentare preparazioni originali dai sapori insoliti e intriganti.

DATTERI, BANANE, KIWI E…

Ananas – Dal punto di vista botanico non è un fritto, ma la combinazione di più bacche in un unico corpo. E’ privo di semi e si riproduce piantando il ciuffo di foglie che si trova alla sommità. E’ ricco di zuccheri, sali minerali, vitamine – A, Bl, B2, C – e di bromelina che facilita la digestione. Il contenuto calorico è pari a 57calorie per 100 grammi. Per sfruttare anche le proprietà antinfiammatorie dell’ananas, è preferibile consumarlo fresco e ben maturo.

Avocado – La sua polpa è ricca di grassi e quindi molto calorico, ben 232 calorie per etto; si tratta però di grassi di buona qualità. E’ una buona fonte di vitamine e contiene anche potassio, la cui carenza può provocare stanchezza e depressione. Rappresenta, pertanto, un eccellente alimento per chi soffre di stress. La contemporanea presenza di vitamine A, C ed E, insieme ad altri elementi ed alcuni componenti della polpa, ne fanno un alimento dotato di un’importante azione antiossidante e quindi anche antinvecchiamento.

Mango – Il suo gusto ricorda un mix tra albicocca e ananas: Ricco di vitamina A, C e calcio, sviluppa 62 calorie per 100 grammi di frutto. Possiede proprietà antibiotiche, diuretiche e lassative.

Papaya – Anche questo frutto contiene vitamine e sali minerali, oltre a papaina e bromelia, enzimi che aiutano la predigestione delle proteine. Un etto di papaya sviluppa appena 12 calorie.