È la fuoriuscita parziale o totale di una parte del peritoneo e dell’intestino in zone dove le pareti dell’addome sono indebolite. Oggi, l’intervento chirurgico è consigliato in tutti i casi di ernia, perché si tratta di un’operazione semplice, a basso rischio e risolutiva.

La preparazione

A casa: non serve alcuna preparazione, perché l’intervento si può fare spesso in regime ambulatoriale con le dimissioni della persona in giornata.

• prima del ricovero, si fanno i controlli di routine pre-operatoria: esame completo del sangue, elettrocardiogramma, rx torace (in persone con più di 40 anni o che presentano fattori di rischio).

In ospedale: un’unica dose di antibiotici viene somministrata prima di eseguire l’operazione.

L’intervento

L’intervento si svolge, di solito, in regime di “day surgery”, con ricovero e dimissioni nella stessa giornata.

• la tecnica si chiama “tension free”. Si pratica un’anestesia locale, tramite iniezione, per rendere, insensibile la parte. Con la tecnica mininvasiva, il chirurgo procede a inserire delle reti (di materiale particolare), che provvedono a consolidare la parete intestinale nei punti indeboliti: la parete aumenta di consistenza, senza creare punti di tensione che, cedendo, potrebbero provocare la fuoriuscita di una nuova ernia.

La convalescenza

Si esce dall’ospedale il giorno stesso. La ferita rimargina in 4-5 giorni e non è necessaria, nella maggioranza dei casi, una cura antibiotica.

• l’intervento ha un rischio bassissimo di recidiva (cioè di una ricaduta).