Aumenta l’incidenza del virus negli adulti, ma anche nei giovanissimi.

L’ herpes genitale è un virus a trasmissione sessuale causato dal virus dell’herpes simplex II, che appartiene allo stesso virus I   dell’herpes simplex I, quello che provoca l’herpes labiale. Nella regione genitale compaiono delle vescicole dolorose che possono durare diverse settimane, trasformandosi successivamente in piccole ulcere, infine in croste. Le ulcere possono essere accompagnate da malessere generale, febbre ed ingrossamento delle linfoghiandole dell’inguine. È un virus facile da trasmettere, soprattutto nella fase attiva (quella in cui sono presenti le vescicole). Come ogni altro virus, anche l’herpes non si può eradicare mai dall’organismo. Una volta contagiati, esso resterà sempre presente nell’organismo, e riemergerà in seguito solo in particolari momenti, coincidenti con periodi in cui il sistema immunitario è più debole.

 

L’herpes simplex II si trasmette con contatto diretto, durante un rapporto sessuale con una persona infettata. Anche se le probabilità di contagio sono più alte nelle fasi attive, in teoria è possibile essere contagiati anche nelle fasi di remissione. L’unico modo per proteggersi dal rischio di contagio è l’uso del condom, evitando i rapporti a rischio.

Si può trattare con antivirali, locali e sistemici. L’infezione, se trascurata, può trasformarsi in una patologia dolorosa, capace di moltiplicare il rischio di contrarre, o trasmettere, il virus dell’Hiv. Le donne sono colpite quattro volte più degli uomini. Il virus si trasmette più facilmente dall’uomo alla donna. Se il partner maschile è infetto, durante un rapporto la partner ha più del 60 percento delle probabilità di contrarre il virus. Se contratto in gravidanza, può comportare conseguenze anche serie per il feto.

In Usa 1 su 4

Dagli New York arrivano dati allarmanti. In città l’incidenza dell’infezione a trasmissione sessuale è del 7% superiore alla media nazionale. Oltre il 26% degli adulti che vivono nella Grande Mela convivono con l’herpes genitale, che colpisce soprattutto le donne e gli omosessuali maschi. Il gruppo etnico più colpito è quello afro-americano. La città si appresta quindi a rafforzare il piano di distribuzione gratuita di preservativi (che dall’inizio del 2007 ha già consegnato gratuitamente oltre 48 milioni di profilattici). La sua diffusione è dovuta alla difficoltà nello scoprire il disturbo in assenza di sintomi, che impedisce quindi di correre ai ripari prima che il problema si aggravi e che ¡1 proprio o i propri partner vengano contagiati. In Italia il problema comincia a destare allarme. Le malattie a trasmissione sessuale sono in aumento. Herpes genitale, candidosi o clamidia, sono aumentate tra le giovanissime di 6-10 volte in 10 anni. E si riaffacciano patologie che sembravano scomparse, come la sifilide, la gonorrea, il linfogranuloma venereo.

Stop al contagio

A detta degli esperti di medicina e prevenzione, la vera emergenza sta nella mancanza di informazione, tra i giovani, sulla necessità di usare il preservativo. Per i giovanissimi, anche il ticket per una visita in un centro regionale (18,36 euro) è un ostacolo. Lo afferma in un’intervista il dermatologo Giuliano Zuccati, responsabile del centro Malattie Trasmesse Sessualmente di Santa Maria Nuova, uno dei quattro osservatori nazionali pubblici sul fenomeno insieme a quelli di Milano, Roma e Napoli. A suo parere, con un accesso gratuito molti più adolescenti si rivolgerebbero agli specialisti per consigli e controlli. Tra i 1500 malati assistiti nel centro, circa settecento hanno condilomi dovuti al papilloma virus (hpv). Se ne infetta dal 50 all’80 per cento della popolazione sessualmente attiva. Il 50 per cento provoca il carcinoma della cervice uterina, cioè il secondo tumore delle donne dopo quello alla mammella. Il linfogranuloma venereo, si presenta anche in una nuova varietà clinica negli omosessuali. Si manifesta con ulcerazioni anali, dimagrimento, febbre. Negli etera invece con bubboni sui genitali esterni. Anche l’Aids non si ferma.