Over 70, è boom della medicina e chirurgia estetica

ROMA  – Dopo i ragazzini insoddisfatti del loro aspetto e gli adulti ‘Peter Pan’, ora sono i nonni a non accettare più l’invecchiamento e voler cancellare i segni implacabili del tempo che passa. Negli ultimi anni è aumentato costantemente il numero di richieste di interventi di chirurgia e medicina estetica da parte della terza età, con un boom sorprendente anche negli over70, sia uomini che donne.

A tracciare questa nuova fotografia dalla vanità italica è la Società italiana di medicina estetica (Sime). “Se fino a 10-15 anni fa il 60% delle persone che ricorrevano a trattamenti di chirurgia e medicina estetica aveva tra i 30 e i 50 anni, ora l’età media si è spostata a 50 anni, con un 8% circa di over 70enni, sia uomini che donne”. In sostanza c’é stato un vero e proprio cambiamento dell’età dei pazienti. “Ora le fasce più consistenti sono quelle comprese tra i 20 e 30 anni, tra i 40 e i 60 e dopo i 70 anni”. Gli interventi richiesti cambiano a seconda dell’età: se i giovani non si accettano e vogliono cancellare i loro difetti, rifacendosi il naso, il seno o togliendo il grasso in eccesso con la liposuzione, a 40-60 anni invece si vuole ringiovanire, con interventi di lifting, blefaroplastiche, liposuzioni e chirurgia sul seno divenuto cadente. “A 70 anni invece la richiesta è di cure antiaging con filler, blafaroplastiche e botulino. Anche se non manca, soprattutto tra quelli che arrivano con un fisico e una forma invidiabile, chi chiede addominoplastiche e liposuzioni.

Il difficile da far capire a questi pazienti è che non si può cancellare del tutto l’invecchiamento e le rughe. Gli interventi che si possono fare devono sembrare il più naturale possibile, in modo da far portare bene la propria età”. Il consiglio degli esperti, per chi vuole ricorrere alla medicina estetica anche nelle terza età, è dunque di prendersi cura della pelle con facendo check up, una prevenzione cosmetologica adeguata, e difendendosi dal sole. “Una volta migliorata la qualità delle pelle allora si può pensare di usare filler riassorbibili e non permanenti, la tossina botulinica, i peeling e i laser. Ma tutto sempre con moderazione”. Del resto il botulino, se usato correttamente, ha rari effetti collaterali e reversibili nel tempo, dicono i medici estetici. Dai dati presentati dalla Sime emerge un progressivo aumento del ricorso a questa tecnica. Nel 2009 sono stati infatti 89.900 i trattamenti effettuati, segnando un +21% rispetto al 2008. E la stima per il 2010 è di un altro +30% rispetto all’anno precedente. In particolare poi l’85% dei trattamenti con botulino riguarda la parte superiore del viso, mentre l’83% di quelli con filler la parte inferiore. “Una volta provato – conclude Scuderi – il 98% dei pazienti continua ad usare il botulino, perché funziona bene e non presenta grossi rischi”.