Che fumare faccia male alla salute è cosa nota. Ma ogni tanto è bene ribadire i danni che comporta perseverare in tale vizio.

Siamo programmati geneticamente per vivere un certo numero di anni. Ma certe cattive abitudini accorciano la durata della nostra vita. Tra queste, il fumo di sigaretta la fa da padrone. Da solo, è responsabile del 12% degli anni persi (ad esso seguono, nell’ordine, ipertensione, soprappeso, obesità, l’abuso di alcol, l’eccesso di colesterolo, l’inattività fisica, l’abuso di droghe e perfino il basso consumo di frutta e verdura). In Italia da 15 a 20 persone su 100 vengono uccise dal fumo. Si calcola che a fumare sia oggi il 22% degli italiani, un terzo dei quali passivi (soprattutto bambini). Il fumo passivo uccide oltre 79.000 persone ogni anno nella Ue. Un rapporto appena presentato alla Commissione Europea rivela che per i non fumatori esposti II rischio di contrarre un cancro aumenta del 20-30%. Uno studio statunitense-australiano pubblicato sulla rivista Tobacco Control ha rivelato che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte dipendente dal fumo, con oltre un milione di morti nel Paesi occidentali e 670.000 in quelli in via di sviluppo. Seguono la broncopneu-mopatia cronica ostruttiva (Bpco), che ha ucciso circa 960.000 persone, e il cancro ai polmoni, che ha provocato la morte prematura di oltre 850.000 persone. SI prevede anche che le morti per fumo aumenteranno ancora se i governi non adotteranno delle politiche per scoraggiare il consumo di tabacco….

 

 

Modifica il cervello

La nicotina causa dipendenza come l’eroina. La prova scientifica viene da uno studio statunitense dell’Istituto nazionale sugli abusi di droga. Lo studio afferma che il fumo causa dei mutamenti semipermanenti al cervello, così come fanno cocaina, eroina e altre droghe. Inoltre, studiando il cervello di persone decedute, gli studiosi hanno potuto osservare che i tessuti cerebrali dei fumatori restano modificati anche e si è smesso di fumare molti anni prima.

Danneggia la pelle

E non solo quella del viso… Il fumo aumenta le rughe su tutto il corpo. I ricercatori dell’Università del Michigan hanno dimostrato che i danni sono proporzionati al numero di sigarette fumate e la numero degli anni in cui si fuma. Più a lungo s continua a fumare, più gravi sono danni alla pelle.

A rischio d’asma

Il fumo passivo mette a repentaglio la salute delle persone che stanno accanto al fumatore. Specialmente i bambini, che non possono sottrarsi alle sigarette fumate dai genitori. In casa, si può “scappare” da una stanza all’altra, ma in macchina, anche se con i finestrini abbassati, il fumo passivo ha un effetto devastante. Secondo uno studio pubblicato sul Medicai Journal of Australia, i rischi concreti riguardano le difficoltà respiratorie: fra gli adolescenti esposti al fumo in auto i problemi di respiro affannoso sono risultati superiori del 55% rispetto ai loro coetanei, con una probabilità più che doppia di contrarre asma cronica.

Distrae!

Questa la sapevate? Fumando alla guida dell’auto aumenta pure il rischio di incidenti stradali. Sotto accusa in particolare la fase di “accensione”, durante la quale il guidatore impiega quasi due secondi per afferrare l’accendino e portarlo alla sigaretta, poi il gesto di scuotere la cenere e perfino gli eventuali accessi di tosse. Per questo il Codacons promuove il progetto “Fumo al volante pericolo costante”, in collaborazione con Autostrade per l’Italia, Anas e il Ministero della Salute.