Per la prima volta la complessa dinamica dell’orgasmo femminile viene spiegata e analizzata dal punto di vista biologico.

Venticinque anni fa, la sessuologa americana Beverly Whipple scopriva il centro del piacere femminile. Oggi, la specialista della State University del New Jersey, in collaborazione con un pool di esperti del Rutgers College of Nursing, nel suo nuovo libro “Sciente of Orgasm” perfeziona la sua teoria, in 338 pagine con copertina bronzo. Nel libro si parla di biomeccanica, chimica, neurologia; di cosa avviene quando si raggiunge il piacere e cosa non funziona nell’assenza di orgasmo; e ancora: qual è il ruolo degli ormoni, del sistema nervoso, della circolazione sanguigna, il compito dell’alimentazione e, soprattutto, il collegamento tra organi genitali e cervello. La Whipple propone infatti una nuova e rivoluzionaria teoria sull’argomento. Il vero centro del piacere sarebbe proprio il cervello. E la dimostrazione è il fatto che, quando si arriva all’orgasmo, vengono sollecitate due aree cerebrali, il mesencefalo e il cervelletto. Da qui si liberano dopamina e ossitocina, due sostanze responsabili del piacere fisico, le stesse che vengono attivate dal già noto punto G.

 

Per chiarire dubbi e sfatare tabù, è meglio ricordare che il punto G esiste in tutte le donne! Si trova nell’uretra, posizionato vicino al collo della vescica. E’ l’equivalente della prostata maschile, con la differenza che quella femminile è una rete di ghiandole e condotti che attraversa tutta l’uretra, la cui sensibilità può variare da donna a donna.

Con la nuova teoria dell’americana, oltre al ruolo del fisico entra in gioco quello del cervello, che completa una sorta di “circuito del piacere” e regala uno stato di benessere estremamente coinvolgente. Dal punto di vista femminile, quindi, la testa acquista un’importanza cruciale. Per renderla pronta ad ogni sollecitazione è bene che sia completamente libera, sgombra da problemi legati al quotidiano. Anzi, per predisporsi ad una vita intima soddisfacente, è opportuno che si abitui a pensare alla sessualità.

LA CORNICE SESSUALE

Ma in che modo si può allenare il cervello alla sessualità? Occorre usare l’immaginazione, lasciando agire pensieri che ci predispongono all’intimità e al piacere. Si può fantasticare sull’incontro con il partner, immaginare una situazione erotica, figurare nella mente situazioni che solleticano il nostro immaginario. Oppure ricordare un momento passato che, per noi, è stato particolarmente gradevole o appagante. Può bastare riportare alla mente il profumo del partner, un gesto gentile, la trama del suo maglione, una parola sussurrata all’orecchio… per lasciarsi andare completamente. Solo così il cervello sarà in grado di trasmettere relax e piacere a tutto il corpo e, allo stesso tempo, il corpo sarà molto più pronto a ricevere uno stimolo.