Alluce valgo

È un disturbo che colpisce soprattutto le donne. Si tratta di una deviazione dell’alluce verso l’esterno che si manifesta con una dolorosa sporgenza. Grazie alle moderne tecnologie ormai a disposizione, l’intervento chirurgico è sempre consigliato per risolvere questo problema.

Alluce valgo: LA PREPARAZIONE

A casa: è necessaria una radiografia in carico (cioè in piedi) dell’estremità e un Doppler venoso per accertare lo stato della circolazione sanguigna.

In ospedale: talvolta questo intervento può essere eseguito a livello ambulatoriale, senza necessità di ricovero. Si svolgono i normali controlli di routine per l’anestesia (elettrocardiogramma, esame completo del sangue, Rx del torace).

Alluce valgo: L’INTERVENTO

Di solito, la correzione dell’alluce valgo non richiede più di 30-50 minuti.

Tecnica tradizionale

Una delle metodiche possibili è l”intervento di Keller, che consiste nella asportazione di una parte dell’articolazione. Il chirurgo pratica un’anestesia periferica alla caviglia (o un’anestesia spinale), fa un’incisione sul dito e toglie la base della falange dell’alluce. È una tecnica che sacrifica una parte del dito (in lunghezza) e ne riduce la funzionalità.

Osteotomie triplanari

Sono tecniche più moderne e, quando possibile, da preferire all’intervento di Keller, perché non compromettono le funzioni del dito. Il chirurgo, sempre in anestesia periferica o spinale, si apre un varco con un’incisione dietro la base dell’alluce e poi pratica un taglio nell’osso del dito per spostare l’articolazione in blocco e correggere, così, la deviazione. In questo modo, si ripristina l’asse naturale dell’alluce, conservando tutta la sua lunghezza e funzionalità_

Interventi percutanei: sono i più avanzati, ma anche i meno diffusi, perché non tutte le strutture ospedaliere sono ancora attrezzate per eseguirli. Il chirurgo adotta la stessa tecnica della osteotomia (cioè sposta in blocco l’articolazione dell’alluce e lo riporta “in asse”), ma senza fare un’incisione sul dito. Si apre un accesso di pochi millimetri appena dietro la sporgenza dell’alluce e con una mini-fresa si taglia l’osso e si procede a spostare l’articolazione. Il chirurgo controlla quanto sta facendo, da fuori, grazie a un radioscopie.

Alluce valgo: LA CONVALESCENZA

Nel caso di intervento tradizionale, è necessario camminare con le stampelle per circa 40 giorni. Con le altre tecniche chirurgiche, si può appoggiare il piede a terra subito dopo l’intervento e si recupera la completa funzionalità nel giro di pochi giorni.

• È necessario seguire una cura antibiotica per 5 giorni e prendere farmaci anticoagulanti (per esempio, eparina) per 15 giorni successivi all’intervento. Antinfiammatori e antidolorifici solo in caso di necessità.