Sguardo piĂą luminoso con la blefaroplastica a mezzo laser

Palpebre appesantite da eccesso di cute e grasso, ptosi palpebrale, presenza di occhiaie: segni che offuscano la bellezza di uno sguardo e lo fanno sembrare affaticato, meno interessante, più vecchio. Per correggere questi inestetismi, presenti anche su soggetti giovani, la blefaroplastica si é appropriata di uno strumento insostituibile: il laser ad anidride carbonica pulsato.Perché ricorrere alla blefaroplastica? Le motivazioni possono essere diverse e le finalità non solo estetiche. La presenza di inestetismi della zona palpebrale (in particolare la presenza di ernie di cute e grasso) può avere conseguenze che vanno al di là del semplice fatto che la zona occhi ha perduto la freschezza e la sensualità di un tempo.

Il rigonfiamento delle palpebre, ad esempio, può causare fastidiosi arrossamenti e lacrimazione conferendo nel contempo agli occhi un aspetto perennemente stanco e quasi sofferente. L’abbassamento (ptosi) della palpebra superiore invece – anche questo determinato dall’eccesso di pelle e grasso – non solo rende l’occhio piĂą piccolo e lo sguardo meno “aperto” ma comporta un restringimento del campo visivo. L’intervento di blefaroplastica in questo caso consente molto di piĂą di un semplice recupero dell’immagine estetica della parte superiore del volto, tanto da essere consigliato dagli oculisti come risoluzione ai piccoli disturbi sopra menzionati.

TUTTO IN UN BATTER D’OCCHIO

L’intervento di blefaroplastica – realizzato in day hospital, in anestesia locale accompagnata da sedazione – può durare dai 20 ai 40 minuti, a seconda se la correzione chirurgica riguarda la palpebra superiore o quella inferiore, oppure entrambe. Il ricorso al laser CO2 pulsato consente di rendere l’intervento piĂą agile e meno traumatico comportando minori disagi per il paziente, che potrĂ  ritornare a casa giĂ  poche ore dopo la chirurgia. Dal punto di vista “operatorio”, il laser offre la massima precisione poichĂ© permette di intervenire lungo la linea naturale delle palpebre (non rendendo quindi visibili le cicatrici lasciate dalle incisioni). Il suo raggio inoltre ha un’azione fotocaougulante, che favorisce la riduzione al minimo del sanguinamento (giĂ  ridotto dalle particolari sostanze vasocostrittrici somministrate in fase anestesiologica) e dell’edema e degli ematomi post-operatori. Dal punto di vista invece “estetico”, l’applicazione del laser dĂ  risultati molto apprezzabili: la losanga di cute in eccesso viene asportata dal raggio di luce pulsata con estrema precisione, determinando la nuova forma che assumerĂ  l’occhio.

I VANTAGGI DELL’INTERVENTO LASER

  • Day hospital
  • Anestesia locale (accompagnata da sedazione)
  • Riduzione al minimo del sanguinamento
  • Massima precisione delle incisioni
  • Assenza di contatto fisico tra strumentazione chirurgica e tessuti
  • Riduzione dell’edema e delle ecchimosi post-chirurgiche
  • Non visibilitĂ  delle cicatrici
  • Convalescenza minima
  • Rapido ritorno al sociale

UTILE ANCHE IN CASO DI…

La blefaroplastica può essere praticata anche per correggere la ptosi palpebrale (ma solo in caso di rilassamento cutaneo) o di abbassamento della parte inferiore dell’occhio che ne evidenzia la zona bianca. L’intervento non é invece indicato per rimediare alle cosiddette “zampe di gallina” o al rilassamento muscolare: in questi ultimi casi si dovrà invece ricorrere al lifting temporale per un ringiovanimento più globale della zona occhi. Per quanto riguada invece le occhiaie, la blefaroplastica inferiore consente dei miglioramenti anche se in alcuni casi si ricorre ad un delicato peeling laser.

SI INTERVIENE COSI’

BLEFAROPLASTICA SUPERIORE

L’intervento richiede un’incisione a losanga che ha per base la piega della palpebra (in modo che non risulti evidente la cicatrice). Si provvede all’asportazione dell’esubero di cute e grasso che appesantisce e rimpicciolisce l’occhio. Il risollevamento avviene ancorando il muscolo orbitale al periostio per mezzo di alcuni punti intradermici.

BLEFAROPLASTICA INFERIORE

La rimozione dell’inestetica “borsa” sottoculare avviene incidendo con il laser il margine palpebrale. Intervenendo per via transcongiuntivale, si evita così il formarsi di cicatrici esterne, consentendo inoltre una migliore ridistensione della parte inferiore dell’occhio (tecnica che – riferisce il dottor Pallaoro – Ă© molto meno traumatica e rende notevolmente piĂą veloci i tempi di guarigione). La chirurgia si conclude con l’applicazione di alcuni punti intradermici e di piccoli cerotti contenitivi.