Russare è uno stato patologico tanto frequente quanto preso sottogamba. Ignorarlo significa correre inutili rischi per la salute di chi ne soffre e per il riposo di chi… ci dorme accanto! La terapia laser offre la soluzione in tempi rapidi e in modo efficace senza il disagio del ricovero

Guai sottovalutare il problema di chi russa! Il russare infatti è  una vera malattia, che colpisce  senza distinzione di sesso e di età e che tra le varie complicanze porta con sé ipertensione arteriosa e cardiopatie. Stanchezza cronica e difficoltà di concentrazione sono i primi campanelli d’allarme da non trascurare assolutamente: la qualità del sonno (e dunque della veglia!) è solo il primo di una serie di cose che vengono compromesse da questa particolare patologia. Perciò il russamento che non risponde ai semplici rimedi deve essere affrontato quanto prima con l’aiuto di un medico o di uno specialista dei disturbi del sonno!

Recentemente l’ apnea notturna, una conseguenza del russare, è stata inserita tra le condizioni cliniche che non sono ammesse per il rinnovo della patente. Coloro soggetti a questo problema dovranno fare accertamenti clinici e conseguenti terapie mediche prima di ottenere il rinnovo del documento di guida.

Le cause del russamento

La roncopatia,  dal greco rhonchòs, rumore che fa chi russa,  nasce da una vibrazione delle strutture molli del palato, dei pilastri posteriori delle tonsille e della mucosa faringea posteriore. Il disturbo é sempre legato alla difficoltà di passaggio dell’aria nelle prime vie aeree é può avere incidenza occasionale (in seguito, ad esempio, a raffreddori od allergie) oppure ripetitiva.  Un fattore che predispone alla roncopatia é senz’altro l’obesità in quanto i depositi di adipe sul collo favoriscono le vibrazioni dell’ugola: una prevenzione in questo senso potrebbe essere fatta mantenendo il peso entro la norma. C’é inoltre una correlazione tra russamento ed età: dopo i quarant’anni, il disturbo é più frequente e si accentua man mano che trascorrono gli anni.

Molto frequentemente il russamento è provocato da un eccesso di mucosa che va ad ostruire lo spazio orofaringeo. Per rimediare a tale ostruzione e ripristinare il flusso aereo, si può ricorrere alla terapia chirurgica laser,  indolore e poco invasiva al punto da essere consigliata anche a chi presenta uno stadio minimo di russamento”.

 

Russare: I rischi

Nonostante il russamento sia la causa di molti disturbi e malattie, a tutt’oggi – e almeno in Italia – non Ă© stata ancora condotta una seria campagna di prevenzione dei danni da roncopatia. Negli Stati Uniti, ad esempio, la Commissione nazionale per lo studio dei disturbi del sonno ha invece decretato che il russare e le altre patologie respiratorie disturbano gravemente lo stato di salute, influenzando tra l’altro in maniera negativa le normali attivitĂ  quotidiane. Chi russa infatti – oltre a disturbare il riposo di chi vi dorme accanto – rischia di andare incontro a una o piĂą di queste spiacevoli conseguenze: difficoltĂ  di risveglio, cefalee mattutine, sonnolenza diurna, scarsa concentrazione, calo della libido, ipertensione arteriosa, cardiopatie, problemi cerebrovascolari. A questi disturbi vanno aggiunte anche le temute “apnee morfeiche”, una serie di pause respiratorie che portano ad una cattiva ossigenazione del cervello e – nei russatori cronici – all’aggravarsi dei disturbi sopra citati. Ma a risolvere il problema del russare c’è l’innovativa terapia chirurgica: l’uvulofaringopalatoplastica a mezzo laser CO2 pulsato, eseguita in anestesia locale, attraverso nebulizzazione sulla mucosa.

 

 

Chi è il russatore tipico

A soffrire di questa patologia é un’altissima percentuale di persone, si parla del 60% degli uomini e del 40% delle donne oltre i quarant’anni, ma il fenomeno non risparmia neppure i più giovani, bambini compresi.

Con l’avanzare dell’età, il numero dei roncopatici di entrambi i sessi cresce proporzionalmente.

 

Stadi del russamento

I° stadio

Il russamento Ă© semplice, senza conseguenze sulla salute psico-fisica

II stadio

La difficile respirazione durante il sonno può portare a risvegli frequenti durante la notte o al contrario difficoltosi al mattino, cefalee mattutine, sonnolenza diurna, scarsa concentrazione

III stadio

Durante il sonno si verificano frequenti apnee ostruttive notturne (O.S.A.S., Obstructive Sleep Apnea Syndrome). La cattiva ossigenazione del cervello Ă© causa di pressione sanguigna alta (ipertensione), cardiopatie e disturbi cerebrovascolari

IV stadio

Il russamento Ă© cronico ed i rischi sulla salute sono accentuati.

 

Apnea notturna: conseguenze

Tra i risvolti negativi del russamento troviamo la sindrome delle apnee nel sonno: ricorrenti e temporanee interruzioni della respirazione che comportano risvegli frequenti durante la notte (e comunque un cattivo riposo notturno), ma soprattutto un’insufficiente ossigenazione del cervello. Le apnee possono durare 10-40 secondi ed essere ripetute centinaia di volte nell’arco della notte. La sindrome delle apnee nel sonno é da sorvegliare poiché presenta delle ripercussioni negative sugli organi che maggiormente necessitano di ossigeno: cuore e sistema nervoso. Se il fenomeno delle pause respiratorie si ripete copiosamente nell’arco della notte, il rischio é di incorrere in gravi disturbi cardiaci, circolatori e neurologici (aumento della pressione arteriosa e polmonare, crisi ipertensive, aritmie cardiache, infarti, emorragie cerebrali). Ci sono tre tipi di apnee: ostruttiva, centrale e mista; la più frequente è quella ostruttiva (OSA, Obstructive Sleep Apnea)

 

Intervento chirurgico laser per smettere di russare

Purtroppo è difficile per chi ne soffre diagnosticare la propria patologia, infatti chi russa (se nessuno glielo fa notare) difficilmente se ne accorge e qualora fosse a conoscenza del suo disturbo, difficilmente si rivolgerebbe al medico di famiglia per sentirne un parere. Ad ogni modo la roncopatia è un problema serio, che oggi si può risolvere attraverso una terapia efficace ed indolore: l’ uvulofaringopalatoplastica a mezzo laser.

Una valida alternativa che oramai sta quasi completamente soppiantando l’intervento tradizionale, realizzato con il bisturi”. La terapia chirurgica laser prevede l’allargamento dello spazio orofaringeo attraverso la vaporizzazione  di alcune strisce del palato molle ed intervenendo tra l’altro sui pilastri, sull’arcata e sull’ugola. In questo modo viene aumentata, attraverso la cicatrizzazione, la tonicità dei tessuti vibranti che, ritirandosi, consentono all’aria di penetrare con più facilità attraverso le prime vie aeree.