In chirurgia estetica conta la normalità

Se l’ estetica non conosce crisi, cambiano, però, i modelli di riferimento. Del resto è quello che succede da sempre, anche nel campo del look e della moda: quante volte guardando vecchie foto, siete rimasti sorpresi, non sempre piacevolmente, degli abiti e delle acconciature portate una decina di anni prima, allora considerate assolutamente “in”?

Certo una differenza, sostanziale, c’è: un conto è cambiare pettinatura e borsetta, un altro è mutare il proprio aspetto fisico con un intervento chirurgico. E anche per questo il ricorso al bisturi non va fatto mai alla leggera: “Nessuna tendenza è negativa in sé e per sé, l’importante è mantenersi nell’ambito del buonsenso” avverte il professor Pietro Lorenzetti, Specialista in Chirurgia Plastica e Direttore Scientifico del Villa Borghese Institute.

Il segreto, quindi, è fare scelte che rispettano l’armonia, senza ispirarsi a modelli troppo lontani da se stesse. A proposito di modelli, secondo alcuni esperti stiamo assistendo a un cambio di rotta, con la tv e la moda che non sono più unico punto di riferimento: “Le donne hanno riscoperto le forme morbide, armoniose. Il fisico spigoloso non va più di moda nemmeno sulle passerelle anche se le ragazze che sfilano sono sempre molto magre. C’è una rivalutazione del corpo che ci ha dato Madre Natura, di cui ci si prende cura senza stravolgerlo” dichiara Lorenzetti.

Un ritorno, quindi, alla bellezza dei canoni estetici classici, con linee morbide e, soprattutto, senza eccessi. Eppure, soprattutto le ragazze più giovani, puntano ancora al ritocco “esagerato”, per esempio il classico intervento al seno che le possa trasformare in maggiorate. Qui è importante il ruolo del chirurgo: “In genere con un colloquio che spieghi loro i rischi di un seno troppo pesante, recedono dalla prima scelta e accettano di impiantare delle protesi più adatte a loro” conferma l’esperto.

Bisogna, infatti, fare i conti con la realtà: non sempre il ritocco estetico immaginato è realmente adatto all’armonia delle proprie forme: per questo prima di un intervento i chirurghi propongono alle pazienti rielaborazioni al computer, o anche ‘dal vivo’: “Abbiamo un “simulatore” ossia un reggiseno studiato per mimare il nuovo seno a cui si possono aggiungere pesi e forme desiderate in modo che la paziente possa vedere, in piedi davanti allo specchio, come potrebbe essere la sua figura dopo l’intervento. Il seno immaginato è infatti diverso dalla realtà. Esattamente come un abito che ci può piacere in vetrina o indossato da un’altra donna ma che poi non si adatta perfettamente a noi” conclude Lorenzetti