“Mi vede, dottore? Cosa mi rifarebbe?”. Sembra assurdo, ma a pronunciare questa frase sono sempre più giovani, sia maschi sia femmine. Anche sotto i 18 anni. Ed è spesso la Tv a convincere i ragazzi che ‘rifatto e’ bellò, tanto che le più giovani arrivano dal chirurgo con le riviste alla mano, per chiedere di somigliare alla super-maggiorata Cristina del Grande Fratello. E se in Libano i trattamenti estetici per le giovanissime sono l’ultima moda, tanto da far fiorire i centri estetici under 14, in Italia il passo della gamba è ancora più lungo: si prova ad arrivare direttamente alla sala operatoria.

“I ragazzi prima si abbruttivano con piercing e tatuaggi – spiega Franz Baruffaldi Preis, responsabile chirurgia plastica all’Istituto Galeazzi di Milano, che alcuni mesi fa ha curato una delle vittime dell’esplosione di un treno merci a Viareggio – e il fatto che ora tornino a voler essere seducenti e belli non è di per sé negativo. Però va analizzata l’esigenza, se è per veri dismorfismi o se è solo un capriccio”. A richiedere interventi non necessari sono sempre più giovani tra i 12 e i 16 anni, che chiedono soprattutto una ‘revisione’ di seno, grasso corporeo (liposuzione), naso e orecchie. “Negli ultimi 3 anni – aggiunge Preis – la percentuale di ragazzi che si presentano con problemi ‘irreali’ é aumentata almeno del 20%. Sono quattro mesi che ricevo ragazzine con foto di Cristina del Grande Fratello: ma io perdo tempo, e mi fa piacere perderlo così, per spiegare loro che non é questa la bellezza, perché è sproporzionata, non è armonica”. I numeri salgono ancora di più a cavallo tra Milano e Napoli, dove lavora Alfredo Fonzone, specialista in chirurgia plastica nelle cliniche Città di Milano (Milano) e Villa del Sole (Napoli). Le under 18 che chiedono un intervento ‘inutile’ “prima erano 10-12% del totale dei pazienti che ricevevo in un anno – spiega l’esperto – ora sono almeno il 40%. Tra le richieste, oltre a seno e bocca, c’é anche il rifacimento dei genitali, per modificare l’aspetto delle piccole labbra. Vedo ragazze già dai 15 anni, spesso vengono in studio da sole. A volte portano i genitori ma come se li trascinassero, e fanno di tutto per obbligarli a farsi concedere l’intervento. E’ in aumento anche la richiesta tra i maschi, che vorrebbero rifarsi pettorali, la liposuzione all’addome per avere la ‘tartaruga’, così come le labbra o le orecchie un po’ a sventola”. I chirurghi plastici, in generale, sono concordi: gli interventi sui minorenni si fanno solo se necessari, ad esempio in caso di malformazioni o seri problemi psicologici e di relazione. E così la maggior parte dei ragazzi che si rivolge al chirurgo viene ‘rimbalzata’, non prima però che il medico abbia loro spiegato, caso per caso, i motivi della mancata operazione. Sia Preis sia Fonzone, però, lo sottolineano: finché il messaggio che passa in Tv è quello del successo grazie a un seno o a un naso rifatto, difficile che i ragazzini smettano di chiedere aiuto al chirurgo.