Gli interventi di chirurgia refrattiva hanno lo scopo di correggere tutti i difetti della vista (dalla miopia, all’astigmatismo, all’ipermetropia) utilizzando lo strumento del laser a eccimeri. Agiscono sulle sue caratteristiche fisiche (oculari) del difetto di vista, ma non risolvono eventuali malattie oculari.

La preparazione

A casa: non richiede alcuna preparazione.

In ospedale: non sono necessari esami e l’intervento viene eseguito in regime ambulatoriale.

L’intervento

Anche in questo caso ci sono due tecniche di intervento, entrambe con laser a eccimeri.

La prk di superficie

Il chirurgo pratica l’anestesia topica (collirio anestetico) su uno o entrambi gli occhi e raschia via (con una spatola o altri strumenti appositi) l’epitelio della cornea, scoprendola.

  • quindi, indirizza il laser a eccimeri sulla cornea: gli “spot” luminosi del laser (con un meccanismo fotochimico) determinano l’asportazione di parte del tessuto della cornea (in pratica, il tessuto viene vaporizzato).
  • in questo modo, il chirurgo ottiene la modifica desiderata della curvatura della cornea: la curvatura viene ridotta, per esempio, se si deve correggere una miopia; viene aumentata, se si corregge un’ipermetropia.
  • dopo il laser, il chirurgo applica una lente a contatto sopra la cornea, che allevia i sintomi dolorosi (viene tolta dopo tre o quattro giorni). L’epitelio ricresce da solo nel giro di 12-24 ore. L’intervento dura 10-15 minuti e non richiede il bendaggio.

La lasik

E la tecnica più avanzata e non ancora utilizzata in tutte le strutture pubbliche ospedaliere. Il chirurgo opera sempre con anestesia topica. L’epitelio della cornea non viene raschiato via.

  • con uno strumento apposito (il cheratotomo, che funziona come una lametta), il chirurgo pratica un taglio appena sotto l’epitelio: questo tessuto viene sollevato dalla cornea, rimanendo però attaccato a un’estremità.
  • una volta scoperta la cornea, il chirurgo ricorre al laser ad eccimeri per ridurre o aumentare la sua curva e corregge, quindi, il difetto visivo. Infine, l’epitelio viene rimesso in posizione e dopo qualche ora si rimargina da solo. L’intervento dura 5-10 minuti.

La convalescenza

Non è necessario bendare l’occhio (o gli occhi) operati. Il recupero è immediato. È necessario instillare un collirio antibiotico e antinfiammatorio per i 4-6 giorni (fino a 10 con la lasik) successivi all’intervento.

  • la tecnica prk consente una buona correzione del difetto visivo (il risultato dipende anche dalle condizioni fisiche della persona e dalla risposta dei suoi tessuti al laser). Talvolta, dopo il trattamento la cornea diventa un po’ opaca e c’è la possibilità che i risultati regrediscano nel tempo.
  • la tecnica lasik ottiene una correzione più precisa del difetto e una qualità migliore della vista (rispetto alla prima tecnica). Eventuali complicanze possono essere legate solo all’atto chirurgico con cui l’epitelio della cornea viene alzato.