BLEFAROPLASTICA SUPERIORE

Molto spesso sulle palpebre superiori si ha, oltre alla concentrazione di ernie di grasso, un eccesso di cute che appesantisce l’occhio e lo rende “cascante”. La correzione chirurgica delle palpebre superiori procura risultati di apprezzabile effetto estetico, risolvendo eventuali problematiche di carattere “funzionale”.

LA TECNICA CHIRURGICA

  1. Si pratica un’incisione lungo la piega della palpebra superiore (in modo da non far risaltare la cicatrice), arrivando fino al margine esterno delle sopracciglia.
  2. Si asporta la cute in eccesso che appesantisce e rimpicciolisce l’occhio.
  3. Si asporta l’eventuale grasso superfluo, corresponsabile dell’abbassamento palpebrale e della riduzione del campo visivo.
  4. Si sutura con punti intradermici e si applicano piccoli cerotti contenitivi per coprire i punti.

La losanga di cute asportata dalla palpebra superiore é determinante per cesellare la forma dell’occhio.

BLEFAROPLASTICA INFERIORE

La blefaroplastica della palpebra inferiore viene praticata per via transcongiuntivale, un accorgimento che evita il formarsi di cicatrici esterne e che procura una migliore ridistensione della parte inferiore dell’occhio.Questa tecnica – riferisce inoltre il chirurgo estetico – Ă© molto meno traumatica e rende notevolmente piĂą veloci i tempi di guarigione.

LA TECNICA CHIRURGICA

  1. Si pratica un’incisione lungo la linea sottociliare
  2. Si asporta il grasso che circonda il globo oculare (che determina le cosiddette “borse” e che dà all’occhio un aspetto gonfio e perennemente stanco).
  3. Si sutura con punti intradermici e si applicano piccoli cerotti contenitivi per coprire i punti.
  4. La blefaroplastica può essere realizzata contemporaneamente su palpebra superiore ed inferiore. L’intervento non ha solo finalità estetiche ma anche funzionali: la ptosi palpebrale così come un eccesso di cute e grasso possono determinare disturbi dell’occhio e riduzione del campo visivo.

CONSIGLI PER IL POST-OPERATORIO

Applicare del ghiaccio o un impacco freddo di acqua borica o camomilla, in modo da lenire il lieve gonfiore degli occhi. Se si avverte una leggera sensazione di irritazione o di secchezza, si può ricorrere ad un collirio a blanda azione antibiotica ed antinfiammatoria.

  • Dormire per i primi giorni con due cuscini, in modo da favorire la circolazione nelle zone operate.
  • Durante la prima settimanaĂ© possibile nascondere le ecchimosi indossando un paio di occhiali da sole.
  • Sottoporsi ad un ciclo di linfodrenaggio manuale e a terapia laser per accelerare il processo di guarigione.
  • Evitare l’esposizione del viso al sole per almeno 40 giorni ed in ogni caso non prima della completa guarigione.