È STATO CONSTATATO CHE L’AUMENTO DI SENO È L’INTERVENTO PIÙ RICHIESTO NEL NOSTRO PAESE. PER QUESTO, LE INNOVAZIONI PER RENDERLO SEMPRE PIÙ SICURO E SEMPLICE SI SUSSEGUONO VERTIGINOSAMENTE. LE ABBIAMO RACCOLTE TUTTE PER SPIEGARTELE NEL DETTAGLIO.

Aumento del seno per via ascellare

Nel cercare di ridurre al minimo le cicatrici e nasconderle, i chirurghi plastici hanno continuato a sperimentare nuove tecniche in grado di offrire risultati soddisfacenti con rischi minimi. L’ innovazione più grande in questo ambito è stata la collocazione di protesi tramite un’incisione nella plica dell’ascella, in modo da far apparire il seno completamente privo di cicatrici. La tecnica è complessa e per questo deve essere praticata da un chirurgo esperto. La zona di accesso limita le dimensioni e la forma della protesi, che di solito è rotonda, in modo che la sua collocazione risulti più facile. L’incisione generalmente misura dai 3 ai 4 centimetri e, attraverso di essa, si raggiunge il muscolo pettorale per staccarlo e creare sotto di esso la tasca chirurgica dove verrà collocata la protesi. L’incisione esterna viene ricucita con filo riassorbibile e la cicatrice risultante è invisibile poiché si confonde con la plica dell’ascella. Per quanto riguarda il punto in cui va collocata la protesi, attualmente la maggior parte dei chirurghi è a favore del piano submuscolare (dietro il muscolo pettorale), poiché offre più vantaggi rispetto al vecchio impianto posizionato dietro la ghiandola mammaria. Se si colloca la protesi dietro il muscolo, si nota meno la sua rotondità e ciò che si tocca è il seno e non la protesi. Inoltre, in questo modo, si facilita anche alla paziente l’auto palpazione della mammella e risulta più semplice accorgersi di rotture della protesi mediante la mammografia. In ultimo, si riduce anche di molto l’incidenza di contratture capsulari.

Protesi dell’ultima generazione

Nonostante le controversie nate intorno ad esse, l’evoluzione delle protesi di silicone negli ultimi anni ha reso la tecnica più sicura ed efficace; la FDA americana ha autorizzato il loro uso negli Stati Uniti, dopo numerosi studi che hanno comprovato la loro innocuità. Tanto per cominciare, è molto difficile che la protesi si rompa, poiché per l’involucro viene utilizzato un resistente elastomero di silicone formato da vari strati. E, anche se per caso si rompesse (per un forte trauma al petto), il fatto che il riempimento in gel di silicone sia altamente coesivo – con una tessitura simile alla gelatina – garantisce che non si abbiano perdite che possano danneggiare i tessuti della mammella. Attualmente vengono fabbricati tre tipi di riempimento con diversi gradi di coesività. Il più alto, il grado III, viene usato per il riempimento delle protesi anatomiche, mentre i gradi I e Il sono per il gel di quelle rotonde.

A livello estetico, questi impianti rivoluzionari sono più morbidi e naturali al tatto e conservano la loro forma senza generare “grinze” o irregolarità quando il seno si muove. È quindi finita l’era dell’antiestetico “ripling”: quelle ondulazioni che si possono osservare nei seni con vecchie protesi in silicone o siero.

I risultati estetici ottenuti con le protesi in gel coesivo di silicone sono eccezionali. La protesi è più naturale al tatto e si adatta meglio al corpo. Inoltre, l’alta coesività del riempimento fa sì che questi impianti siano molto sicuri.

Protesi anatomiche per un risultato più naturale

Anche se le protesi rotonde continuano ad essere richieste, negli ultimi mesi si sta avendo una rivoluzione nell’ambito della mastoplastica additiva con la grande scommessa dei nostri chirurghi plastici sulle protesi anatomiche. La comparsa di 20 nuovi modelli con centinaia di misure diverse garantisce una chirurgia completamente personalizzata con risultati molto naturali. La forma a goccia caratteristica di questi impianti offre la possibilità di scegliere tra diverse ampiezze, altezze e proiezioni, che permettono di adattarsi perfettamente alle misure reali di ogni donna: alla sua altezza, all’ampiezza della cassa toracica, al suo peso…

Aumento del seno con cellule staminali

Anche se ci sembra ancora fantascienza, gli sviluppi degli studi sulle cellule staminali sono reali ed è sempre più diffuso il loro utilizzo a scopo medico. La grossa novità è poter applicare queste tecniche nella chirurgia plastica, approfittando Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica della capacità delle cellule staminali di rigenerare qualsiasi tipo di tessuto. È comprovata l’esistenza di nicchie di cellule che permettono di creare pelle, mammella, muscolo od osso. Queste nicchie sono tipi di cellule molto speciali che si trovano in questi organi o tessuti e che permettono la rigenerazione degli stessi. In Giappone e negli USA questa tecnica è stata già utilizzata per aumentare il seno attraverso la rigenerazione dalle cellule staminali, anche se al momento è solo un trattamento sperimentale conosciuto come Celution. Lo studio clinico è stato condotto su 19 donne affette da cancro al seno, sottoposte a mastectomie parziali, e i risultati sono stati eccezionali.

Sollevamento del seno: Meno cicatrici e risultati duraturi

Anche il sollevamento del seno o mastopessi ha fatto molti passi avanti del tessuto mammario senza dover ricorrere ad una chirurgia più complessa per negli ultimi anni e i risultati sono attualmente molto più estetici e duraturi di quanto non lo fossero prima. Le vecchie tecniche cercavano di eliminare la maggior quantità di pelle possibile per riposizionare la mammella, cosa che obbligava a lasciare grandi cicatrici.